Mission

L’obiettivo e lo scopo di queste pagine web, è rendere disponibile un nuovo approccio alla realtà e al mondo che ci circonda. Uscendo dal paradigma scientifico ottocentesco, dove l’universo è stato analizzato e compreso in modo totalmente materialista, e definito come una grande macchina, approdiamo, dopo le recenti scoperte della fisica quantistica, ad una realtà che ci vede soggetti non separati ma co-partecipatori dell’esperienze che viviamo.

L’essenza del materialismo è materia-realismo. E la materia solida sembrerebbe costituire una barriera netta che esclude l’unità tra l’intelligenza umana e l’intelligenza della natura. Ma questo non più dopo il ventesimo secolo, dove i fisici moderni hanno scoperto che la materia solida non esiste. O meglio, esiste per i nostri sensi.

Questa è una scoperta che non si è affermata a livello generale, l’idea del mondo che ci circonda si basa ancora sulla fisica del secolo scorso – sulla fisica di Newton, o classica, in cui la materia era considerata fondamentale. Non è mia intenzione oscurare l’operato delle menti meravigliose, che nel passato hanno scoperto leggi essenziali per lo sviluppo della conoscenza della natura, ma operare per andare oltre il paradigma “materialista” che ancora persiste.

Paul Davies sostiene: ”si è scoperto che ciò che consideravamo oggetti solidi sono un mosaico spettrale di energia vibrante”. Sembra, o almeno è stato più volte dimostrato (esperimento E.P.R) che esista una sottile trama che lega invisibilmente due particelle nate in consonanza o che siano state legate per un lungo periodo tra di loro. Ebbene, anche se viene effettuata una separazione spaziale, e se ad una delle due viene invertito il senso di rotazione (spin), anche l’altra a distanza risente di questa modifica e a sua volta segue il comportamento della prima! Sembra incredibile no? Questo lascia intendere che a livello sub-atomico non solo le leggi cambiano, ma gli oggetti che a livello macroscopico sembrano separati non lo sono affatto, e sono correlati tra loro da un filo comunicativo che supera addirittura la velocità della luce!

Da qui potrebbero scaturire mille domande, ed alcune manifestazioni come la telepatia e la chiaroveggenza potrebbero addirittura avere cittadinanza nella comprensione naturale della realtà!

Una domanda mi sorge spontanea… cosa accadrebbe se l’umanità prendesse coscienza del fatto che la nostra natura più intima è unita da una trama di connessioni che in qualche modo ci accomuna? Cosa accadrebbe se i popoli del pianeta accettassero di credere che la separazione così vera per i nostri sensi non esistesse?

Lascio alla riflessione di ognuno questi interrogativi che possono sembrare un po’ borderline ma sicuramente non possono lasciare indifferenti… Così ci mettiamo in marcia partendo dal chilometro zero - vale a dire da quel che siamo - insomma non un granché -; ma non abbiamo altro. E' questo angolino di mondo che cercheremo di modificare, prima di pensare a salvare il resto. Forse non siamo poi dei poveri illusi: chissà se cambiare il nostro angolino non sarà il modo più efficace per far cambiare il più vasto mondo?

Auguro a tutti voi una vivace ed arricchente navigazione di questo sito web.

Massimo Mancini