Brain Waves “Dove c’è
musica non può esserci il male”; In questo universo dove tutto si traduce in vibrazioni, la musica rappresenta un veicolo d’importanza fondamentale nello sviluppo della consapevolezza nell’individuo. E’ stato più volte riconosciuto il potere terapeutico delle frequenze sonore, anche tramite la recitazione dei mantra cantati attraverso la voce. E’ essenziale a questo punto cercare di operare in un senso di sintesi e sgombrare il campo dalle operazioni commerciali che inquinano in maniera massiccia il panorama musicale contemporaneo, e collocarsi invece in una posizione di scoperta e di esplorazione di nuovi sentieri (forse nuovi non lo sono affatto) riguardanti “il suono come strumento di introspezione e guarigione”. Con il suono andiamo ad intervenire nei seguenti punti: 1. Area del sé che
riguarda il mondo interno i sogni e le nostre fantasie. In questa sezione affronteremo
il fenomeno della “risonanza” applicata alle onde celebrali,
Brain Waves appunto.
Secondo il principio della risonanza, se si percuote un diapason, che produce onde alla frequenza fissa di 440 Hz, e lo si pone vicino ad un'altro diapason "silenzioso" dopo un breve intervallo comincia anch'esso a vibrare (entra in risonanza). La risonanza può essere usata anche nel caso delle onde celebrali, quello che è stato scoperto rivela che se il cervello viene sottoposto a impulsi visivi, sonori o elettrici di una certa frequenza, la sua naturale tendenza è quella di sintonizzarsi. Per esempio, se l'attività celebrale di un soggetto è nella banda delle onde Beta (quindi nello stato di veglia) e il soggetto viene sottoposto per un certo periodoa uno stimolo di 10 Hz (onde alfa), il suo cervello tende a modificare la sua attività in direzione dello stimolo ricevuto.Il soggetto passa dunque allo stato di rilassamento proprio delle onde alfa.
Le onde celebrali hanno frequenze che l'orecchio umano non coglie, ma grazie all'avvento dell'elettronica e all'informatica applicata al settore musicale, è stato possibile utilizzare tali frequenze veicolandole attraverso onde sonore. Questo succede quando parliamo appunto di "Brain Waves"; un sistema di registrazione e composizione atto a far dialogare i due emisferi celebrali. Nella registrazione, queste frequenze non udibili vengono tessute in una struttura portante di per se piacevole all'ascolto. A questo viene aggiunta una tecnica chiamata "Ritmo Biauricolare" che opera in questo modo: mettiamo di stimolare l'orecchio sinistro con un suono portante, poniamo alla frequenza di 500 Hz e l'orecchio destro con una frequenza di 510 Hz, la differenza di 10 Hz (onde alfa) viene percepita da cervello (solo dal cervello perchè non udibile). Il cervello è così stimolato ad entrare in risonanza con il ritmo "Biauricolare" di 10Hz (onde alfa) e di conseguenza con l'attività corrispondente: rilassamento, calma, tranquillità. Per quanto riguarda tecniche e materiali su questo argomento, consiglio di visitare attraverso internet i motori di ricerca più efficenti digitando la parola chiave "Brainwaves"
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